Tra le etichette che potrei appiccicarmi in fronte penso che “abitudinario” sia una di quelle in assoluto più appropriate: in pizzeria sempre e solo margherita, a Nettuno ogni estate finoltre i 20 anni, pasta cor sugo unica via. Insomma, una volta individuata la strada, difficile che finisca per cambiare rotta.
Una delle poche eccezioni può forse essere la musica. Ho passato anni senza interessarmi minimamente della faccenda fino almeno ai tempi del tardo liceo, cominciando ad indagare un pò la discografia di Pink Floyd, Queen, qualcosa dei Genesis, gli inevitabili ed insuperabili Nirvana. Poi un periodo hip-pop sulle orme di Cypress Hill e Pharcyde, il trip-hop di Tricky e Portishead, fino al decisivo incontro con la Jungle per mano di Robert Jan Meyer alias Minus-8, in un pomeriggio qualunque di quasiuniversità passato in verità spulciando il terminale clienti di Disfunzioni Musicali.
Quello penso sia stato uno dei momenti chiave insieme al giorno in cui Radio Rock passò forse per caso un brano del trascendentale Music is rotten one note di TJ mentre sedevo in jeep alla rotatoria.
In definitiva, oggi quella che non saprei come altro definire se non Jungle o DnB è diventato il mio genere per eccellenza e quindi oggi voglio celebrarlo nel mio angolino, un pò per scacciare la malinconia post-Biutiful e un pò per promuovere il bel doppio-cd che mi sono regalato nei giorni scorsi in un momento di follia a firma degli olandesi Noisia.
Vision – Ten years of recording: 24 brani, tutti attuali, limpidi, carichi, potenti. Per chi segue, ovviamente :)
https://www.youtube.com/watch?v=cLmpc92wrUA