ci meritiamo tutto

E’ un mondo in fermento, il nostro. Un mondo in cui non c’è un attimo da perdere, tutto fugge via rapido, incontrollabile. Non c’è MAI tempo per capire, tantomeno per discutere chissà di che cosa e chissà per quale motivo, poi. PRESTO, cazzo, E’ ARRIVATO IL FUTURO. Anche oggi. Ma come, non l’hai sentito? ne parlano tutti, è USCITO. CAZZO! E’ FINALMENTE ARRIVATO!… E’ SU TUTTI I GIORNALI!

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Cioè, finalmente con un solo oggetto puoi sia telefonare che guardare l’ora! E non sta più nascosto in tasca, ma sul braccio! CIOE’ CAPITO CHE BOMBAH? puoi fare entrambe le cose insieme. Certo, solo se hai entrambe le cose, una al braccio, carica, e l’altra in tasca, connessa a quella al braccio… ma vuoi mettere? Finalmente da oggi puoi vedere l’ora e telefonare! Anche se potevi farlo pure prima, MA ORA DI PIU’, perchè ora (come prima) puoi anche mandare i messaggini dall’orologio (e non dal telefono, che però deve essere comunque nei paraggi)… E poi non devi più tenere il telefono in mano quindi se vuoi puoi, che ne so, ARRAMPICARTI oppure SUONARE LA BATTERIA mentre telefoni. Cioè, lo facevi anche prima con il vivavoce, però ora lo fa l’orologio, su cui ora puoi anche guardare l’ora SEMPRE invece di dover tirare noiosamente fuori il telefono, che poi chissà dove lo metti sempre eccazzo!

Insomma, nonostante la nostra miserabile esistenza, anche oggi l’innovazione ci ha salvato la vita.

E da oggi in poi, sempre di più, ci meritiamo tutto.

 

 

 

About funkoolow

Il sottoscritto nasce nel '77, dall'altra parte del mondo. Dopo un utilissima laurea in filosofia con tesi sul diritto d'autore in epoca digitale, partorita grazie al supporto di un docente d'italianistica particolarmente illuminato, finisce a lavorare come grafico, programmatore e stampatore clandestino in una piccola azienda di paese, oltre a figurare come collaboratore di LUG locale e pseudo fondatore di una webradio già naufragata. Il suo vero obiettivo finale resta rompersi talmente tanto le palle di tutto il casino che gli si è creato intorno da essere costretto a tornare nei natii loci e ricominciare faticosamente tutto da capo - e fortunatamente sembra che in questo senso, i tempi stiano subendo una drammatica accelerazione.