Bianca

Nanni Moretti è Michele, un professore di matematica da poco trasferitosi a Roma a seguito di assunzione presso un anticonformista istituto scolastico, il Marilyn Monroe.

Ossessionato dall’imprescindibile necessità di tenere tutto ciò che lo circonda sotto controllo, mantiene uno schedario privato di tutte le persone con cui entra in contatto, con tanto di foto, note e considerazioni personali. La situazione precipita quando nella sua vita entra Bianca (Laura Morante), con la quale intraprende una difficile e sofferta relazione sentimentale.

Come se non bastasse, ben presto cominceranno a verificarsi misteriosi delitti sempre in qualche modo a lui ricollegabili, al punto che il commissario incaricato delle indagini non mancherà di convocarlo per chiedergli spiegazioni.

Conoscevo questo film per la strepitosa scena dell’isteria sul terrazzo, in cui Michele cerca di sfogare la sua frustrazione su una pianta innocente, ma oltre a questo c’è molto altro. L’intreccio passa continuamente dalla commedia, al giallo, al sentimentale, al grottesco con una genuinità quasi imbarazzante per la sua semplicità.

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La descrizione psicologica del personaggio è da antologia: dettagli come l’ossessione per le scarpe e per il dolce, uniti all’intemperanza manifestata da Michele nei confronti dell’innocente coprotagonista, colpevole quantomeno di fraintendere continuamente, amplificano lo sviluppo psico-noir della vicenda, che avanzerà ineluttabile verso il sorprendente finale.

L’aspetto più preoccupante è che in molti casi mi sono ritrovato un pò troppo descritto nel personaggio, non tanto per le sue ossessioni basilari per il cibo e le calzature, quanto per la tenacia con cui combatte le sue pulsioni in nome della sua volontà di distacco, uscendone in fondo sconfitto in qualunque caso.

Un film che dice molto più di quanto non sembri sul rapporto tra nevrosi e pulsioni, espresso attraverso una serie di clamorosi atteggiamenti apparentemente nonsense forse più da pièce teatrale che non da cinepresa, ma certamente da annoverare tra i capolavori del cinema morettiano ed italiano.

About funkoolow

Il sottoscritto nasce nel '77, dall'altra parte del mondo. Dopo un utilissima laurea in filosofia con tesi sul diritto d'autore in epoca digitale, partorita grazie al supporto di un docente d'italianistica particolarmente illuminato, finisce a lavorare come grafico, programmatore e stampatore clandestino in una piccola azienda di paese, oltre a figurare come collaboratore di LUG locale e pseudo fondatore di una webradio già naufragata. Il suo vero obiettivo finale resta rompersi talmente tanto le palle di tutto il casino che gli si è creato intorno da essere costretto a tornare nei natii loci e ricominciare faticosamente tutto da capo - e fortunatamente sembra che in questo senso, i tempi stiano subendo una drammatica accelerazione.